Nutre l’autostima, incrementa l’attenzione e la capacità di concentrazione, riduce lo stress: la meditazione, se praticata con regolarità, regala benefici concreti nella vita di tutti i giorni, insegnando le doti della resilienza e il potere liberatoriodella consapevolezza.
Studi recenti lo dimostrano. Per proteggersi da ansia, ritmi frenetici, negatività e ottenere il tanto sognato benessere psicofisico, la meditazione è la risposta.
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“La mindfulness corrisponde al prestare attenzione, con intenzione, al momento presente, in modo non giudicante. In altre parole, una più piena presenza all’esperienza del momento, al qui e ora”, spiega Fabio Giommi, psicologo clinico, psicoterapeuta di indirizzo cognitivo-costruttivista e presidente dell’Associazione Italiana per la Mindfulness, fondata nel 2005 a Milano. “Ci sono due livelli di meditazione - continua -. La mindfulness meditation, cioè la meditazione di consapevolezza, è una disciplina meditativa nel senso pieno del termine che dura tutta la vita; poi ci sono gli interventi mindfulness-based, programmi di gruppo che durano otto settimane, con incontri settimanali ed esercizi da svolgere a casa con una progressione nel trattamento”.
Mentre si moltiplicano i corsi e i gruppi di pratica, occorre fare una premessa: meditare è impegnativo e bisogna dedicarsi con determinazione e costanza. “Non sono pratiche di rilassamento, non è una spa o un massaggio, tutt’altro - spiega Giommi, che dal 1997 lavora come senior researcher all’Università Cattolica di Nijmegen (Radboud University) sul tema della mindfulness -. Richiede un livello di impegno non banale. Gli effetti cominciano a vedersi nel primo mese e la prima fase è sempre in salita. Il lavoro di gruppo potenzia la motivazione e sostiene nella fatica di fare questi esercizi”.
Il primo e più evidente beneficio è nella quotidianità: di fronte a uno stimolo che creava un forte stato di ansia, si riesce, nella stessa situazione, ad avere risposte diverse. Non a caso aziende come Nike, Apple e Google hanno inserito la meditazione all’interno dei programmi studiati per il benessere dei loro dipendenti.
“Si tratta di lavorare sulla propria mente, sulle proprie emozioni e attenzioni”conclude Giommi. “The only way out is trough” è infatti uno degli assunti fondamentali: significa proprio entrare in contatto diretto con ciò che ci fa più soffrire per superarlo o, almeno, imparare a conviverci.
Per chi desidera un approccio più “soft”, sono tante le applicazioni scaricabili su smartphone dedicate alla pratica della meditazione e della mindfulness. Tra le più popolari, Headspace, creata da un monaco buddista di origine anglosassone, Andy Puddicombe, è conosciuta come “l’applicazione di meditazione per la vita moderna”. Questa app permette di realizzare sessioni guidate della durata di 10 minuti con l’obiettivo - come dice il nome stesso - di creare spazio e liberare la mente per raggiungere il giusto equilibrio psicofisico.
Semplice e intuitiva è Mindfulness app che, grazie all’attivazione delle notifiche per non dimenticare gli appuntamenti di meditazione giornaliera, guida attraverso percorsi di contemplazione il cui obiettivo non è solo quello di scaricare stress e ansia, ma anche aumentare la capacità di concentrazione, permettendo di compiere con successo le proprie attività quotidiane.