È finita l’era dei viaggi mordi e fuggi, degli itinerari “all you can see”, del rapido clic della macchina fotografica. Complice, purtroppo, la pandemia, abbiamo dovuto tutti, volenti o nolenti, rallentare. Il lato positivo c’è: la riscoperta di un turismo slow, più responsabile e sportivo, che spesso consente di cambiare prospettiva, acquisire maggiore consapevolezza e, assurdo ma vero, rilassarsi di più. Ne è esempio il boom dei cammini.
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Non c’è più solo il Cammino di Santiago, in Spagna, che nel 2018 ha registrato oltre 300 mila pellegrini - c’è persino chi, un giovane travel blogger, ha scelto di percorrerlo in assoluto silenzio, raccontando poi l’esperienza in un libro, Il silenzio dei miei passi; oggi in tanti scelgono di ripercorrere la Via Francigena, che nel 2018 ha visto aumentare del 20% i viaggiatori rispetto all’anno precedente.
Il Ministero per i beni e le attività culturali ha messo a punto già da qualche anno l’Atlante dei Cammini d’Italia, un portale che raccoglie oltre 40 itinerari per chi vuole attraversare la penisola a ritmo lento, a piedi, in bici o a cavallo (link esterno ).
I cammini si differenziano per tipologia e grado di difficoltà: ci sono quelli spirituali come i francescani e benedettini; quelli culturali come il cammino di Dante o più naturalistici come l’alta via dei monti liguri; c’è il sentiero della Pace che ripercorre i luoghi e le memorie della Prima Guerra Mondiale e persino quello dedicato ai briganti, in Aspromonte.
Quello per i cammini è, dunque, un interesse in forte crescita e non mancano curiose iniziative. È il caso di Va’ Sentiero, progetto creato da tre giovani accomunati dalla passione per il viaggio e per la montagna, che, nella primavera del 2019, hanno deciso di intraprendere un’avventura dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, percorrendo il famoso Sentiero Italia a lungo dismesso e riportato a nuova vita grazie ai volontari del CAI.
Oltre seimila chilometri, rigorosamente a piedi, seguendo l’alta via più lunga del mondo. Hanno attraversato borghi storici, vallate alpine e paesaggi meno conosciuti documentando tutto sui social. Le tappe e i consigli sono raccolti sugli stessi, da cui è possibile prendere spunto per organizzare un viaggio insolito, all’insegna dell’avventura e della riscoperta del Belpaese.